lunedì 5 settembre 2011

I Crostini di Pepe Carvalho

...Entrò ne "la Estancia Vieja" come uno che va a mangiare il mondo, a mangiarlo e a berlo...Carvalho si lasciò guidare dalle proposte tentatrici di Canè: assaggini di patè, matambre alla griglia, crostini di cervello, di verdure, di tutto un pò...

Assassinio al Comitato Centrale,
ed. Universale Economica Feltrinelli, pagina 221


Amo leggere, amo mangiare e amo gli uomini che cucinano l'uomo che cucina...(mi sposo un cuoco!).
Amo i romanzi gialli e ne ho letti centinaia, e penso che non ci sia niente di più sexy che cucinare letteratura...o no? Ecco perchè la disfida letteraria proposta da Carla  mi è sembrata perfetta per la sottoscritta. Avrei voluto fare cento diverse ricette! Infatti credo che chiuso il contest io continuerò a postare su questo tema, è troppo figo!
Quante volte ho fantasticato su quei famosi arancini di Adelina, era come se fossi in cucina con lei a friggere e poi con Salvuzzo (che è meglio!) in terrazza a mangiarmeli caldi caldi...e la testina d'agnello con trippa e piselli di Pepe Carvalho? Lui tirava la salsa e io sentivo il profumo del soffritto di cipolla...e i granchi alla Bahiana di Dona Flor? E il voluttuoso eggnog di Miss Marple?
E' stato straziante dover scegliere!
Alla fine ero indecisa tra il pane e pomodoro tanto caro a Carvalho, su cui disserta abbondantemente e i crostini di cervella, appena citati alla fine del libro "Assassinio al Comitato Centrale", che Pepe gusta in una cena pantagruelica e folle preparata per lui da Juanito l'argentino, oste della "Estancia Vieja".

E insomma, mi son fatta tentare da questi ultimi, me li sono immaginati calorici, saporiti, profumatissimi e un pò unti, una delizia decadente, in pieno stile Carvalho.
La ricetta che propongo è molto semplice, una particolare attenzione è posta nella scelta degli ingredienti, che sono prodotti di prima scelta, pregiatissimi come li avrebbe voluti il nostro investigatore.
Cominciamo...

Un cervello fresco di agnellino;
pane bianco fatto in casa, raffermo, tagliato a fette alte un dito;
abbondante strutto per friggere, lavorato artigianalmente a partire da maiali allevati all'aperto e felici;
un uovo fresco, di galline scorrazzanti;
un pizzico di sale marino integrale;
latte di capra fresco di giornata;
olio d'oliva locale robusto;
qualche goccia di succo di limone biologico.




Sbattete l' uovo in una terrina.
Mettete il cervello a bagno in acqua e ghiaccio per due min. e pulitelo dal sangue. Scottatelo per circa 5 min. in una pentola d'acqua già in ebollizione. Scolatelo e conditelo con un pizzico abbondante di sale, qualche goccia di limone e un filo d'olio d'oliva saporito.
Scaldate lo strutto in una pentolina alta.
Quando sarà ben caldo preparate i crostini: immergete velocemente le fette di pane nel latte di capra freddo, passatele nelle uova sbattute finchè saranno ben ricoperte e friggetele nella pentola di strutto caldissimo finchè il crostino sarà dorato. Appoggiateli sulla cartapaglia che asciugherà l'eccesso di unto. Mettete un pezzo di cervello sopra ogni crostino.
Consumate il crostino bollente con abbondante vino rosso corposo e un buon libro, sul divano.

Con questa ricetta partecipo alla disfida letteraria "Il delitto è servito" .

4 commenti:

  1. MITICA... sul fil di lana! Grazie per aver partecipato.

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  2. Grazie per essere passata dal mio blog e per il tuo commento! Quando mi hai scritto mi sono chiesta "ma sono così rimbambita da essermi persa un partecipante?! Li ho guardati tutti!!"... poi ho capito che la cronologia è il mio problema, non il rincoglionimento (oddio, anche quello :P)!
    Quando c'è stato da scegliere la ricetta da proporre, è stata dura... troppe belle ricette, e Carvalho e la sua cucina mediterranea la fa da padrone! Lui e le sue gite alla Boquerie e il Jambon Serrano: che fame!! Poi nel mio cuore ha vinto De Giovanni, e così mi sono arresa al fascino partenopeo ;)
    Questi crostini mi erano sfuggiti nel libro di Montalban, forse perché di tutte le frattaglie il cervello è quella che amo di meno per la consistenza un po' molliccia (non faccio testo.. non mangio nemmeno le ostriche per lo stesso motivo). In ogni caso, gusto personale o meno, sono dei crostini molto accattivanti, calorici e davvero molto decadenti.
    In bocca al lupo per la disfida, mia cara "avversaria" :P

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  3. Giulietta ho letto il tuo commento appena adesso e mi sto scompisciando :D

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  4. No vabbè, adesso la pianto, ma questi sono troooooppooooo buoni!!!

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