Ho scoperto di amare molto la taieddhra perchè è leggera, versatile e prepararla è poco impegnativo.
E ovviamente è buonissima :)
La mia ricetta è una semplice "traduzione" di quella di Cristian: ho scelto di utilizzare prodotti Sardi (riso, zafferano, pecorino, vongole) e di sfruttare gli accostamenti tipici della cucina Campidanese.
Preparare e cucinare il piatto è stato di per sè semplice e veloce, l'assaggio tutt'altro.
Intenso e interessante: avevo previsto l'effetto sulle mie papille ma non l'impatto emozionale.
Questa è la mia taieddhra, dentro ci sono i sapori di casa mia e quindi ricordi, suggestioni, sentimenti.
Grazie Cristian per aver condiviso la tua preziosa ricetta.
Ora vi dò la ricetta, prima che i violini comincino a suonare :P
Per due persone:
700 gr di vongole
150 gr di riso "Roma"
1 cucc.no di stimmi di zafferano
1cucchiaio raso di pecorino stagionato grattugiato
1 cucchiaio raso di bottarga grattugiata
4 patate medie a pasta gialla
Lavate e tagliate le patate a fette sottili senza sbucciarle. Mettetele in una terrina e copritele d'acqua fredda perchè non anneriscano.
Fate aprire le vongole: adagiatele in una padella capiente, coprite con il coperchio e cuocete a fuoco basso per un paio di minuti, finchè le vongole cominceranno ad aprirsi. Spegnete il gas, scolate le conchiglie e lasciatele intiepidire.
Filtrate il liquido di cottura con una garza fine e unite gli stimmi di zafferano.
Estraete tutti i molluschi dalle valve e metteteli da parte.
Scolate le fettine di patata, conditele con qualche cucchiaio d'olio e fate un primo strato su una teglia d'alluminio; adagiateci sopra il riso sciacquato e scolato, le vongole, il pecorino, la bottarga e di nuovo le patate.
Versate il liquido di cottura delle vongole sulla taieddhra e aggiungete acqua fredda non salata fino a coprire le verdure a filo.
Infornate a 160° per circa mezz'ora o fino a quando il liquido si sarà completamente assorbito.
la sto elaborando anche io e stavolta mi sono letta bene il regolamento;)
RispondiEliminaAhahaha brava Ombre, non vedo l'ora di vedere cosa ti inventi!
EliminaMi sono innamorata della tua taieddhra solo dalla foto, poi leggendo gli ingredienti e quello che per te rappresentano ti dico che è una versione proprio speciale e con abbinamenti molto azzeccati!
RispondiEliminabravissima!!!!!!!
Grazie Francy, sono davvero contenta che ti sia piaciuta :)
EliminaFantastica! Fantastica! :)
RispondiEliminaSmack
:D
EliminaNon conoscevo neppure la Taieddhra... devo provarla assolutamente, perchè dall'aspetto ... sembra deliziosa!
RispondiEliminaNon so se ti fa piacere... ti ho assegnato un premio. Passa da me http://cucinaverdedolcesalata.blogspot.it/... se non ti va ... ignora il messaggio! Ciao! ;-D
Vengooo!
EliminaQuesto connubio di sapori mi ha messo davvero voglia di Sardegna, e di taieddhra! :)
RispondiEliminaDovrò farla al più presto!!
Io sto aspettando...
Eliminache bella non conoscevo questa ricetta!
RispondiEliminaporca paletta, solo a leggerla, da sardella quale sono, mi sono emozionata :)
RispondiEliminala proverò senz'altro! Anche perché nonostante la distanza, bottarga, pecorino e zafferano di casa ce li ho sempre ;)
Siii lo sapevo che qualche Sardo si sarebbe riconosciuto nella ricetta ;) fammi sapere come ti viene!
Eliminai violini son partiti dal titolo. E poi, c'è stato un crescendo con le foto. E con gli ingredienti. E con il post. E torno a ripetermi, ancora una volta: la cucina di territorio trova la sua espressione più alta nella semplicità. E qui da te, si eleva ancora un po'. Grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaLa Ale *_*
EliminaComplimenti Chiarina per questa traduzione perfetta! E' bellissima la tua taieddhra!
RispondiEliminaGrazie cara :)
EliminaQuesta Taieddhra è un sogno: mi piace il sapiente accostamento dei sapori e dei profumi, mi piace il colore allegro del piatto e... mi piacerebbe averne una fetta davanti a me, in questo momento!!!! :-p
RispondiElimina:P
EliminaSemplice e dal colore accattivante: bellissima la tua taieddhra! Ne è avanzata un po'? ^^
RispondiEliminaHai fatto delle scelte davvero azzeccate..se può valere i miei gamberetti pare arrivassero da Sant'Antioco..ma essendo io dell'interno, volendo far la "mia", sarebbe stata di carne..e non si può!!
RispondiEliminaAnche io sono del profondo centro :) però la fam. di mio padre è Campidanese...
EliminaCiao Chiarina! Mi sembrava di averti già lasciato un commento ma siccome non lo vedo te lo rilascio. La tua taieddhra è superlativa, gli stimmi di zafferano uniti al sapore della bottarga, che dà quel tocco sardo al piatto, in questa preparazione credo proprio che ci stiano perfettamente e se ti ha suscitato ricordi e sentimenti somiglia molto alla mia.
RispondiEliminaGrazie mille!
Cristian
*_*
EliminaLa bottarga e lo zafferano mi esaltano! Fantastico!
RispondiEliminaTiproclamo Sarda ad Honorem ;)
EliminaCiao sono GiuseB di profumoditimo.altervista.org, come te in settimana ho ricevuto il Very Inspiring Blogger Award da Mari (http://cucinaverdedolcesalata.blogspot.it/2013/05/very-inspiring-blogger-award.html) ed ho pensato di passare a trovarti. Sei bravissima. Mi sono registrata al tuo blog che ho trovato molto interessante. Complimenti.
RispondiEliminaPassa a trovarmi, se ti va.
A presto.
GiuseB
Grazie, sei troppo carina! Passo subito da te!
EliminaBottarga! Sapori forti......e preziosi!!
RispondiEliminaMolto intrigante e speciale:))
Queste personalizzazioni con i prodotti del proprio territorio mi piacciono un sacco, una più interessante dell'altra!
RispondiEliminaFabio
Eh no,e che cavolo...la bottarga proprio noooo!!!Hihihihiiii...mica per altro ma hai letto la mia "poca" simpatia per il pesce,figurati per questa "specialità".Non posso promettere che prima o poi la proverò nella vita ma ti faccio tanti compliemti per la fantasia!
RispondiEliminaGrazie per essere passata a salutarmi :-)
La devo assolutamente rifare, è meravigliosa!
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