Questo è un post programmato, mentre leggete le tortine son finite da un pezzo e io sto girovagando per la Toscana :D
Ancora lui, l'impasto per torta pasqualina di Vittoria.
La ricetta la so a memoria ormai, e non ci son più dubbi che sia la mia base preferita per ogni sorta di torta salata; ma con i dolci secondo me questa pasta dà veramente il meglio di sè.
Quante volte ho cercato un guscio da riempire con la marmellata che non fosse troppo dolce, troppo burroso/oleoso, troppo sbricioloso, troppo pesante...sarà che son troppo rompipalle io, ma niente mi ha mai soddisfatta.
Poi, l'impasto magico.
Per la pasta:
300 gr di farina manitoba
150 gr tra acqua e vino bianco
un pizzico di sale
30 gr d'olio d'oliva
Per il ripieno 1
un vasetto di composta di pesche
un pugno di amaretti pestati fini
Per il ripieno 2
un vasetto di composta di mele e kiwi
un pugno di pistacchi tritati
Come sempre impastate tutti gli ingredienti insieme e lasciate riposare per circa 2 ore, coperto.
Stendete la sfoglia (sottile ma non "a velo" come per la pasqualina) e adagiate cucchiaiate di ripieno a distanza regolare l'una dall'altra. Coprite con un'altra sfoglia e schiacciate con le dita la pasta intorno al ripieno per sigillarlo. Ritagliate con uno stampo per biscotti, spennellate d'olio d'oliva e infornate a 180° per 10/15 min.
Ma che bontà! amarettie epesche...c'è da perdersi. Brava davvero. Buon giro per la Toscana magari capiti anche dalle mie parti. Ciao.
RispondiEliminaMi piacciono un sacco queste tortine dolci, soprattutto per l'idea di utilizzare l'impasto della pasqualina :D!
RispondiEliminaE buone vacanze in Toscana ^_^
Lo stesso tipo di pasta che sogno io...
RispondiEliminaInteressante farina e vino bianco?!Non ho mai fatto la pasta in questo modo!Mi sa che me la segno tra i prossimi esperimenti...
RispondiEliminaDove sei di preciso in Toscana?
Chiara
Ma quante prelibatezze mi sono persaaaaa,??? Quella col gorgonzola poi... Guam Guam!! Quando torno devi ricordarmi la ricetta, voglio farla pure io!!
RispondiEliminaBuon divertimento storto... A buon intenditore...
Nuooo mi ha cancellato il commento! Avevo persino fatto la freddura dell'anno!! Ad ogni modo, mi perdo due giorni e tu sforni tutte queste delizie?? Ma hai nutrito la Sardegna intera?? Ad ogni modo splendide tutte le ricette, quando torno provo anch io! Divertiteeeeevi
RispondiEliminaMa sai che ci proverò anche io a fare questo impasto? Viene proprio voglia di dargli un bel morso!!! bacioni
RispondiEliminaInteressantissimo questo impasto, adesso vado a dare un'occhiata al blog di Vittoria. Grazie dell'idea! :)
RispondiEliminaEh vabbé, ma doppio commento praticamente uguale pure?? Sembro proprio scema. ahah
RispondiEliminaCome va con marito? :)
Bacio
Apperò! Pure dolce?! Ma allora dillo che mi vuoi male! Basta, mi hai convinto, devo provare questo impasto.. leggero e versatile, sembra proprio perfetto!
RispondiEliminaCiao ragasse e grassie a tutte! Non mi dilungo perchè son appena tornata e domattina riparto, weekend a Venezia con la mamma :)
RispondiEliminaBrava cugi!! Divertiti :)
EliminaUn abbraccio
PS: Occhio ai piccioni...
O donna vagabonda :-)
RispondiEliminaal volo, dai... concordo su tutto: a Genova, la frolla esiste :-) ed è una delle poche preparazioni in cui si usa il burro. Per i salati, si usa questa base, per i dolci la frolla. Però, le volte in cui abbiamo riciclato qualce avanzo per una pie veloce, è stato come prender l'ascensore per il paradiso. Non a tutti piace, sia chiaro: c'è ancora una folta schiera di sostenitori del "dolce dolce" e del "dolce burroso". Ma te l'ho detto, che ero sicura che questa ricetta sarebbe stata su misura per te :-)
Divertiti!
ciao
preferisco i rustici ma un assaggio non lo disdegnerei affatto!
RispondiEliminahanno un aspetto ottimo :P