Mio marito è venuto con me, e ne abbiamo approfittato per fare un bel giro e soprattutto, come sempre, per mangiare. La campagna senese mi ha lasciata senza fiato per i suoi colori accesi, il rosso della terra, i gialli vivaci delle foglie sugli alberi...sembrava di essere dentro un bosco incantato.
Il cibo poi, non se ne parli...
i pici alla casereccia |
Una sera abbiamo cenato all'Officina della Bistecca, previa prenotazione. E devo ringraziare Babs per la sua segnalazione arrivata proprio al momento giusto :)
Menù fisso, 50 euro a persona, e tutti i commensali seduti insieme in lunghe tavolate.
Il patron Dario Cecchini fa un'apparizione al momento del taglio della famosa bistecca fiorentina (cotta davanti ai nostri occhi, il barbecue è in sala) la agita in aria, urla, declama versi di amore per l'amata pietanza e conclude con un "to beef or not to beef?". Standing ovation dei turisti stranieri presenti in sala (che fra l'altro sono il 90% degli ospiti). Il servizio era molto scenografico, appena un pò forzatamente folkloristico per accontentare le aspettative dei tanti americani e tedeschi presenti (Dario in america è un mito).
Prima della cena ci è stato offerto un aperitivo in macelleria, una meraviglia. Vino, porchetta e crostini, che altro si può volere?
La cena prevede 7 portate di carne accompagnate con pinzimonio e cannellini, torta, caffè e grappa, tutto meravigliosamente buono, ma il cuore l'ho lasciato su due piatti:
Crudo del Chianti: una tartare tritata molto fine condita con olio e Sale del Chianti, una miscela di sale e aromi creata proprio da Dario e in vendita anche presso la macelleria.
L'altro grande amore è stato il Burro del Chianti, che poi sarebbe lardo ridotto in crema e condito col famoso sale. Ce lo hanno proposto con le patate al cartoccio...ne avrò mangiato due etti! Non ho resistito e ne ho comprato un pò da portare a casa per farlo assaggiare anche ai miei, e ieri per cena Burro del Chianti e patate al cartoccio again!
A Monteriggioni, un delizioso borgo circondato da una cinta muraria, abbiamo invece assaggiato i pici, a Casole d'Elsa l'arista con le mele -divina- e a San Gimignano il panforte di una bella pasticceria artigianale, buono da morire, che mi son mangiata a morsi come se fosse un panino! E poi ovviamente c'è il vino, rigorosamente Chianti, rigorosamente a marchio Gallo Nero.
Non ho avuto neppure il coraggio di pesarmi oggi, si prospetta una settimana di dieta...
Ah, ecco perché sei andata in Toscana!! Anche io avrei voluto tanto esserci al workshop del mio conterraneo e conoscere la Juls e voi tutte.. ma purtroppo nisba!
RispondiEliminaE molto contenta che ti sia divertita!
Giulietta ci vedremo la prossima volta!
RispondiEliminaoddio quante cose buoneee! mi devi ripreparate tutto quando ci vedremo!!
RispondiEliminamari