giovedì 16 maggio 2013

Taieddhra Campidanese


Ho scoperto di amare molto la taieddhra perchè è leggera, versatile e prepararla è poco impegnativo. 
E ovviamente è buonissima :)
La mia ricetta è una semplice "traduzione" di quella di Cristian: ho scelto di utilizzare prodotti Sardi (riso, zafferano, pecorino, vongole) e di sfruttare gli accostamenti tipici della cucina Campidanese.
Preparare e cucinare il piatto è stato di per sè semplice e veloce, l'assaggio tutt'altro. 
Intenso e interessante: avevo previsto l'effetto sulle mie papille ma non l'impatto emozionale.
Questa è la mia taieddhra, dentro ci sono i sapori di casa mia e quindi ricordi, suggestioni, sentimenti.
Grazie Cristian per aver condiviso la tua preziosa ricetta.
Ora vi dò la ricetta, prima che i violini comincino a suonare :P


Per due persone:
700 gr di vongole
150 gr di riso "Roma"
1 cucc.no di stimmi di zafferano
1cucchiaio raso di pecorino stagionato grattugiato
1 cucchiaio raso di bottarga grattugiata
4 patate medie a pasta gialla
Lavate e tagliate le patate a fette sottili senza sbucciarle. Mettetele in una terrina e copritele d'acqua fredda perchè non anneriscano.
Fate aprire le vongole: adagiatele in una padella capiente, coprite con il coperchio e cuocete a fuoco basso per un paio di minuti, finchè le vongole cominceranno ad aprirsi. Spegnete il gas, scolate le conchiglie e lasciatele intiepidire.
Filtrate il liquido di cottura con una garza fine e unite gli stimmi di zafferano. 
Estraete tutti i molluschi dalle valve e metteteli da parte.
Scolate le fettine di patata, conditele con qualche cucchiaio d'olio e fate un primo strato su una teglia d'alluminio; adagiateci sopra il riso sciacquato e scolato, le vongole, il pecorino, la bottarga e di nuovo le patate. 
Versate il liquido di cottura delle vongole sulla taieddhra e aggiungete acqua fredda non salata fino a coprire le verdure a filo.
Infornate a 160° per circa mezz'ora  o fino a quando il liquido si sarà completamente assorbito.




32 commenti:

  1. la sto elaborando anche io e stavolta mi sono letta bene il regolamento;)

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    1. Ahahaha brava Ombre, non vedo l'ora di vedere cosa ti inventi!

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  2. Mi sono innamorata della tua taieddhra solo dalla foto, poi leggendo gli ingredienti e quello che per te rappresentano ti dico che è una versione proprio speciale e con abbinamenti molto azzeccati!
    bravissima!!!!!!!

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    1. Grazie Francy, sono davvero contenta che ti sia piaciuta :)

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  3. Non conoscevo neppure la Taieddhra... devo provarla assolutamente, perchè dall'aspetto ... sembra deliziosa!
    Non so se ti fa piacere... ti ho assegnato un premio. Passa da me http://cucinaverdedolcesalata.blogspot.it/... se non ti va ... ignora il messaggio! Ciao! ;-D

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  4. Questo connubio di sapori mi ha messo davvero voglia di Sardegna, e di taieddhra! :)
    Dovrò farla al più presto!!

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  5. porca paletta, solo a leggerla, da sardella quale sono, mi sono emozionata :)
    la proverò senz'altro! Anche perché nonostante la distanza, bottarga, pecorino e zafferano di casa ce li ho sempre ;)

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    1. Siii lo sapevo che qualche Sardo si sarebbe riconosciuto nella ricetta ;) fammi sapere come ti viene!

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  6. i violini son partiti dal titolo. E poi, c'è stato un crescendo con le foto. E con gli ingredienti. E con il post. E torno a ripetermi, ancora una volta: la cucina di territorio trova la sua espressione più alta nella semplicità. E qui da te, si eleva ancora un po'. Grazie, grazie, grazie!

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  7. Complimenti Chiarina per questa traduzione perfetta! E' bellissima la tua taieddhra!

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  8. Questa Taieddhra è un sogno: mi piace il sapiente accostamento dei sapori e dei profumi, mi piace il colore allegro del piatto e... mi piacerebbe averne una fetta davanti a me, in questo momento!!!! :-p

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  9. Semplice e dal colore accattivante: bellissima la tua taieddhra! Ne è avanzata un po'? ^^

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  10. Hai fatto delle scelte davvero azzeccate..se può valere i miei gamberetti pare arrivassero da Sant'Antioco..ma essendo io dell'interno, volendo far la "mia", sarebbe stata di carne..e non si può!!

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    1. Anche io sono del profondo centro :) però la fam. di mio padre è Campidanese...

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  11. Ciao Chiarina! Mi sembrava di averti già lasciato un commento ma siccome non lo vedo te lo rilascio. La tua taieddhra è superlativa, gli stimmi di zafferano uniti al sapore della bottarga, che dà quel tocco sardo al piatto, in questa preparazione credo proprio che ci stiano perfettamente e se ti ha suscitato ricordi e sentimenti somiglia molto alla mia.
    Grazie mille!
    Cristian

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  12. La bottarga e lo zafferano mi esaltano! Fantastico!

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  13. Ciao sono GiuseB di profumoditimo.altervista.org, come te in settimana ho ricevuto il Very Inspiring Blogger Award da Mari (http://cucinaverdedolcesalata.blogspot.it/2013/05/very-inspiring-blogger-award.html) ed ho pensato di passare a trovarti. Sei bravissima. Mi sono registrata al tuo blog che ho trovato molto interessante. Complimenti.
    Passa a trovarmi, se ti va.
    A presto.
    GiuseB

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  14. Bottarga! Sapori forti......e preziosi!!
    Molto intrigante e speciale:))

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  15. Queste personalizzazioni con i prodotti del proprio territorio mi piacciono un sacco, una più interessante dell'altra!

    Fabio

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  16. Eh no,e che cavolo...la bottarga proprio noooo!!!Hihihihiiii...mica per altro ma hai letto la mia "poca" simpatia per il pesce,figurati per questa "specialità".Non posso promettere che prima o poi la proverò nella vita ma ti faccio tanti compliemti per la fantasia!
    Grazie per essere passata a salutarmi :-)

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  17. La devo assolutamente rifare, è meravigliosa!

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